Cosa non va nel DDL Zan intervista a Claudio Lozzi

Ho avuto il piacere di essere intervistato in merito al DDL Zan, ho piacere nel riportarla per intero trascritta a voi, buona lettura.

CRONISTA: domanda a bruciapelo, approva il ddl Zan oppure no? Perché si? Perché no?

CLAUDIO LOZZI: assolutamente no, il perché è semplice : il ddl Zan prevede all artico 1 che l’identità di genere si intende l’identificazione percepita di sé, se oggi mi sveglio donna sono donna, se domani mi sveglio uomo sono uomo, ho molti amici gay i quali non si svegliano la mattina in un modo o nel altro, loro sono gay perché la natura li ha voluti così, non lo hanno deciso né lo decideranno esattamente come gli etero

All artico 4 invece vi è la cosa più grave dove limita la libertà di pensiero censurando chi non è in linea al DDL Zan, la libertà di pensiero è sacra, azioni fasciste nascoste in una legge non possiamo permettercele, così si creerebbe una guerra sulla libertà di pensiero tra gay ed etero azione che non ha ragione di esistere, cosa ben diversa sono le discriminazioni che vanno punite severamente.

Altro punto delicato a mio avviso è laddove si vuole entrare nelle scuole cercando di imporre una filosofia del non sesso biologico che un po mi spaventa, invece farei del tutto per insegnare ai bambini prima e ai ragazzi dopo che gay, etero e lesbiche sono semplicemente 3 persone e come tali vanno rispettate.

CRONISTA: secondo lei quindi non vi è la necessità di inserire i gay in una fascia di protezione pari a quelle dei disabili e via di seguito, eppure subiscono violenze anche fisiche, in cosa quindi non è d’accordo?

CLAUDIO LOZZI: anche equiparare i gay e le lesbiche ad un invalido lo trovo discriminatorio, io ripeto ho amici gay ai quali non posso imputare alcuna invalidità per fortuna, non deve passare il concetto che un gay è disabile o ad egli paragonabile altrimenti mi si dica di quale invalidità sono portatori gay e lesbiche, a me sa tanto di discriminazione.

I cretini che commettono violenze verbali o fisiche ad un gay sono gli stessi che in auto ti superano in posti rischiosi, sono gli stessi che aggrediscono anziani, sono un problema per tutti e come tali vanno trattati, a tal proposito inasprire la legge mancino questo si inserendo anche il sesso come aggravante.

CRONISTA : adozioni gay si o no?

CLAUDIO LOZZI: avendo conosciuto tante realtà come case Famiglia ecc sento sempre dire la parola mamma, credo che questo debba farci riflettere, però se un bambino per qualunque motivo non riesce a trovare una coppia etero io non avrei problemi ad affidarlo ad una coppia gay, aldilà dei problemi almeno riceverebbe un po di amore